top of page

Benvenuti alla Sorgente Funtanì

Comune di Vobarno (BS)

flower-meadow-in-spring-1337916.jpg

Qualche informazione sulla riserva naturale

La Riserva Naturale Regionale “Sorgente Funtanì” situata nel Comune di Vobarno è stata istituita nel 1985 con Deliberazione di Consiglio Regionale 5 febbraio 1985 n. III/1904.

Data la grande importanaza biogeografica è stata riconosciuta come Sito di Importanza Comunitaria individuata con codice Rete Natura 2000: IT2070019.


Il sito ha un’estensione di 54,93 ettari ed è localizzato sul versante orografico destro della Val Degagna, una delle principali valli laterali della bassa Val Sabbia. Ciò che ha determinato, a suo tempo, la tutela di una porzione di versante, è stata l’individuazione nelle acque di alcune sorgenti, di diverse specie di molluschi acquatici troglobi di notevole valenza biogeografica ed ecologica.


La recente modifica del perimetro del SIC è stata apportata col tentativo di tutelare al massimo il bacino idrogeologico che si suppone alimenti la principale sorgente, Funtanì per l’appunto.

bosco di faggi e ontani in forra picc.jpg
bosco di faggi e ontani in forra picc.jpg

​Negli anni novanta si avviarono le procedure di individuazione dei Siti di Importanza Comunitaria, secondo quanto richiesto dalla Direttiva Comunitaria Habitat n. 92/43/CEE e dal decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 di recepimento della direttiva citata. L’elenco dei proposti Siti di Importanza Comunitaria (pSIC), tra i quali compariva anche la riserva naturale Sorgente Funtanì, è stato trasmesso dalla Regione Lombardia al Ministero dell’Ambiente, Servizio Conservazione della Natura con nota prot. 78887 del 18 dicembre 1996, e da quest’ultimo alla Comunità Europea il 30 giugno 1997.L’elenco dei proposti Siti di Importanza Comunitaria è stato reso pubblico dal Ministero con decreto del 3 aprile 2000 e dalla Regione con deliberazione di giunta dell’ 8 agosto 2003, n. 7/14106. La commissione della Comunità Europea, dopo aver ricevuto nel settembre 2003 le integrazioni richieste, ha confermato l’elenco dei SIC della regione biogeografia alpina con decisione del 22 dicembre 2003; il Ministero ha pubblicato l’elenco dei SIC alpini con decreto del 25 marzo 2004 (aggiornandolo costantemente negli anni seguenti). Con tali approvazioni la riserva naturale Sorgente Funtanì risulta un Sito di Importanza Comunitaria, in attesa della designazione a Zona Speciale di Conservazione (ZSC) secondo quanto stabilito dall’art. 4, comma 4 della direttiva n. 92/43/CEE.

logo ministero-dell-ambiente.png
logo regione lombardia.jpg

ASPETTI NATURALISTICI

Conservazione della natura

La Riserva Naturale Sorgente Funtanì possiede un elevato valore naturalistico per la presenza di una malacofauna rara, in alcuni casi endemica, caratteristica di alcune sorgenti della riserva e della Val Degagna.
I molluschi presenti nella Riserva sono per la maggior parte Gasteropodi appartenenti alla famiglia degli Hydrobioidea, estremamente piccoli, con un nicchio compreso tra 1,5 e 4 mm, conchiglia trasparente o biancastra munita di opercolo, carni depigmentate o diafane, respirazione branchiale. Per la sopravvivenza necessitano di acque fredde, pulite e ben ossigenate e sono quindi organismi altamente sensibili ad ogni forma di inquinamento; conoscerne e monitorarne la presenza in una data idrografia può costituire un ottimo tracciante per la qualità dell’ambiente.

CRENOBIONTI, che abitano le tazze sorgentizie e i condotti immediatamente retrostanti e hanno macchie oculari.: Graziana alpestris, Bythinella schmidtii.

STIGOBIONTI, che popolano il tratto ipogeo dei corsi idrici sotterranei, al riparo dalla luce, sono ciechi e troglobi: Iglica vobarnesis, Iglica concii.

Altre specie di molluschi sono presenti: si segnalano:
Tipico dei corsi idrici epigei è invece il polmonato acquatico Ancylus fluvialtilis, comune in tutta Italia, che colonizza i torrenti ben ossigenati dallo scorrimento vivace.
Tra i polmonati terrestri troglobi, Argna valsabina, endemismo ritenuto esclusivo della Val Sabbia, che sembra qui preferire l’ambiente ipogeo, a differenza del più consueto habitat epigeo;
Zospeum cariadeghense, cieco e abitante esclusivamente le parti vadose dei condotti carsici, in presenza di un elevato tasso di umidità.

La classe di Bivalvi è rappresentata da due specie di piccole dimensioni ma di ampia valenza ecologica: Pisidium Casertanum e Pisidium personatum.
L’importanza delle sorgenti della Riserva è rappresentata dal fatto che, possedendo caratteristiche morfologiche ed ecologiche diverse tra loro, ospitano, in una limitata zona geografica, la quasi totalità delle specie malacologiche troglobie lombarde, tra cui anche un endemita della Val Sabbia.

​

​

Il territorio

Le formazioni vegetazionali presenti sul territorio della Riserva Naturale presentano un buon grado di naturalità nonostante l’influenza, subita soprattutto in passato, delle attività antropiche esercitate sia nella gestione dei boschi sia nello sfruttamento dei pascoli e dei prati destinati allo sfalcio.
I versanti sono coperti da boschi a carattere variabile, da mesofilo a marcatamente termofilo, soprattutto in relazione all’esposizione, all’assolazione e alla disponibilità idrica. La vegetazione arborea rientra nella classe Querco-Fagetea che costituisce la classe naturale per la zona.
In condizioni di moderata umidità, temperatura e luce, si trovano principalmente ostrieti mesofili o termofili, destrutturati e ceduati.
In situazioni più fresche e nelle situazioni di impluvio dominano boschi mesofili a Ostrya carpinifolia e Carpinus betulus, cui si associano Fraxinus excelsior, Acer pseudoplatanus, Prunus avium, localmente sostituiti da piccoli castagneti cedui ai quali si unisce, in condizioni microclimatiche, il faggio.
I cedui mesofili sono ben rappresentati nelle vallecole e nelle forre incise dal torrente Agna; in tali raggruppamenti sono percentualmente maggiori le specie dei Fagetalia, mentre scompaiono gli elementi termofili dei Quercelia pubescentis.
I carpineti a Carpinus betulus, puro o misto a querce, rappresentano una situazione più matura, prossima al climax, rispetto alle formazioni con carpino nero; queste ultime sono infatti vegetazioni secondarie, dovute alla ceduazione continua dei boschi a carpino bianco, su substrati fortemente drenanti. Nello strato erbaceo compaiono numerose geofite, alcune dall’importante valore corologico: Euphorbia carniolica, Aposeris foetida, Erythronium dens-canis, Primula vulgaris, Geranium nodosum, Isopyron thalictroides.

Hand Holding a Plant

Sui versanti esposti, in corrispondenza di detriti di falda carbonatici, dominano boscaglie destrutturate di vegetazione termofila ascritta ai Quercetalia pubescentis. Nelle situazioni più rade è presente una boscaglia di Ostrya carpinifolia e Fraxinus ornus aperta e primitiva, che ricolonizza brometi e brachipodieti. Nella parte meridionale della Riserva Naturale domina un bosco destrutturato a roverella, dove grossi esemplari di roverella e orniello sottendono un fitto strato di carpino nero, alto arbustivo e un fitto strato basso arbustivo di Cotinus coggygria, Cornus mas, Crataegus monogyna. Nelle aree sub-pianeggianti, nella parte bassa della Riserva Naturale su suoli piuttosto profondi, ricchi di argilla, si rinvengono prati polifiti da foraggio di origine antropica. Questi prati, caratterizzati da Achillea millefolium, Avena pubescens, Dactylis glomerata, Leucanthemum vulgare, Trifolium repens, hanno la presenza dominante di Arrhenatherum elatius, emicriptofita diffusa nell’Europa sub meridionale, specie che permette di collocare queste formazioni tra gli arrenatereti.
Su pendii assolati e caldi di bassa quota e nella parte sommitale della Riserva Naturale, si trovano praterie magre, formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia), caratterizzate da una significativa presenza di orchidee; in condizioni più marcatamente aride si rinvengono Xerobrometi. L’origine di queste praterie può essere sia naturale sia dovuta al disboscamento e al successivo abbandono dei pascoli ottenuti. Dal punto di vista floristico si segnalano: Bromus erectus, Brachypodium rupestre, Campanula glomerata, Dianthus carthusianorum, Sanguisorba minor, Scabiosa columbaria. Nelle radure, sui versanti di dolomia maggiormente esposti, si rinvengono seslerieti e brachipodieti con Erica carnea che rappresentano il mantello di ricolonizzazione dei prati verso la ricostituzione del bosco termofilo a Ostrya carpinifolia e Fraxinus ornus. In corrispondenza della Sorgente Gruma e di altri stillicidi nella forra del Torrente Agna si rinviene una vegetazione igrofila a muschi incrostanti del genere Cratoneuron, associati ad Adiantum capillus-veneris e Chaerophyllum hirsutum.

L'AMBIENTE

Attività didattica sul gambero di fiume

Periodicamente si svolgono attività didattiche per ragazzi sul gambero di fiume presente nel corso d'acqua che attraversa la Riserva. L'intento è di trasmettere e divulgare un sistema di conoscenze, metodi ed esperienze attraverso le quali, soprattutto i più giovani, possano prendere coscienza della realtà ambientale in cui vivono assumendo comportamenti più corretti, responsabili e sostenibili al fine di preservare e avvalorare gli ambienti e le risorse naturali del loro territorio. Un percorso alla scoperta del Gambero di fiume e degli ambienti d’acqua dolce del territorio per far comprendere l’importanza di preservare questi scrigni di biodiversità e sensibilizzare i ragazzi al rispetto ed alla conservazione degli ecosistemi e delle specie che li abitano. Dopo aver mostrato alla classe una presentazione sul gambero di fiume Austropotamobius pallipes e aver inquadrato  la Riserva Naturale Sorgente Funtanì. Durante l'attività si mostra ai bambini la biodiversità presente nelle acque dei torrenti attraverso l’ausilio di lenti d'ingrandimento e stereomicroscopi, di atlanti di classificazione e tavole dicotomiche.

OBIETTIVI EDUCATIVI:

Sviluppare la competenza attraverso l’esplorazione diretta
Sviluppare curiosità nei confronti dell’ambiente e dei suoi abitanti
Imparare conoscere e a rispettare Austropotamobius pallipes

Ragionare sul concetto dì biodiversità
Imparare a riconoscere e catalogare i viventi
Cimentarsi in analisi fisico-chimiche dell'acqua utilizzando una strumentazione scientifica da campo

La Riserva Naturale Sorgente Funtanì mette a disposizione adeguati spazzi per la didattica, gli ausili didattici necessari (campioni biologici, macrobentos, presentazioni multimediali, attrezzature da laboratorio etc.)

Come nell'estate 2021 anche nel 2022 si è pensato di proporre 5 settimane di

Campus Estivo presso la Riserva Naturale Sorgente Funtanì di Vobarno (da giugno a settembre). 

Ogni settimana verrà trattata una tematica specifica sul Gambero di Fiume (chi è e il suo ciclo di riproduzione, dove vive e le sue minacce, specie autoctone e alloctone, osservazione su campo….)

EVENTI:

Il 29/07/2021  sono state effettuate delle riprese per la trasmissione "Gioielli sottocasa" per TV Cremona 1. Nell'intervista sulla Riserva Naturale Sorgente Funtanì sono state presentate le sue peculiarità di SIC, si è parlato del progetto in essere Life 2020 con focus sugli interventi fatti in Riserva per la protezione della specie Austropotamobius pallipes e la sua conservazione in loco. L'intervista verrà trasmessa nella primavera 2022

environment-ge08988372_1280.jpg

Contatti

Piazza Marina Corradini, 11, 25079 Vobarno BS, Italia

P.Iva 00435460175

0365596011

_prato-fiorito-_edited.jpg
bottom of page